La Calabria che costruiremo insieme

  • Home
  • La Calabria che costruiremo insieme
Care Calabresi e cari Calabresi,

sono un vostro conterraneo classe 1962, laureato in Scienze Geologiche presso la nostra prestigiosa Università della Calabria dove, per 13 anni, ho anche avuto il piacere e l’onore di insegnare.  Dal ‘94 sono ricercatore presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche, nell’ambito delle cui attività sono stato responsabile scientifico di vari progetti di ricerca nazionali e internazionali. Sono autore di oltre 100 pubblicazioni scientifiche, molte delle quali internazionali, e vincitore di vari premi.

Tra il 2015 e il 2018 ho diretto la Protezione Civile della Calabria da cui sono stato forzatamente, anticipatamente e ingiustamente rimosso per aver toccato gli interessi del sistema politico-mafioso che opprime la nostra regione. Ho denunciato il malaffare che regnava sovrano, facendo arrestare chi l’aveva saccheggiata per decenni e ho trasformato la Prociv in struttura efficiente, innovativa e in modello virtuoso di riferimento per molte regioni d’Italia, elogiata dalle TV nazionali e premiata in Italia e all’estero.

La mia ingiusta esclusione ha acceso l’indignazione di decine di migliaia di persone che, con una petizione, hanno chiesto a gran voce un mio impegno in politica, io che non avevo mai fatto politica in vita mia. E’ nato così Tesoro Calabria, il movimento civico voluto dai calabresi con lo scopo di valorizzare le immense risorse della nostra regione che politici ignoranti e corrotti hanno tenuto sepolte per tenerci sotto scacco: la bellezza infinita dei paesaggi, il mare, le montagne, il clima, le acque termali e minerali, la fertilità delle nostre terre, la nostra storia infinita custodita dall’immenso patrimonio artistico e archeologico.

Ed eccomi candidato, con le liste di Tesoro Calabria, a presidente della Regione alle elezioni del gennaio 2020 che si sono rivelate un successo: 60.000 voti liberi, senza finanziatori e senza attaccare un solo manifesto. Successo confermato nell’ottobre 2020 con l’elezione a Crotone del nostro sindaco Enzo Voce, il quale, tra mille difficoltà, lottando contro i poteri forti legati alla ‘ndrangheta, ha avviato un deciso e tangibile cambiamento di una tra le aree più critiche e depresse d’Europa.

Sull’onda di questi successi – e superati alcuni miei problemi di salute – ho deciso di candidarmi anche alle scorse elezioni regionali tenutesi il 3/4 ottobre 2021, sostenuto da un gruppo di candidati della società civile; gente perbene, competente e innamorata della Calabria.

Purtroppo le elezioni non sono andate come speravamo non avendo i voti necessari per eleggere nostri rappresentanti in consiglio regionale. Questo è accaduto oltre che per un’assurda legge elettorale, tutta calabrese, che impone una soglia di sbarramento altissima, bulgara, per eleggere consiglieri regionali, anche per alcuni clamorosi errori che ho commesso per inesperienza politica essendomi affacciato – da poco più di due anni e per la prima volta nella mia vita –a quel mondo di sciacalli che è la politica. E l’ho fatto a viso aperto e senza malizia, e con la passionalità e spontaneità che mi contraddistinguono, che non si conciliano con gli squallidi giochi strategici della politica.

Il primo errore è stato quello di stringere, nel febbraio 2021, lo scellerato accordo con Luigi de Magistris. Ho appoggiato de Magistris mettendomi da parte, con umiltà, e facendo un passo indietro per fare squadra attorno a una persona che ritenevo degno della mia stima. Purtroppo solo dopo ho capito che cercava in me, non riferimento ideologico con cui cambiare la nostra Terra, ma un suo strumento, una pista da atterraggio per partire con la sua campagna elettorale. E tutto questo per il suo mero interesse e di quello del fratello che ha sistemato come portaborse grazie a quel PUT (Partito Unico della Torta) che lui ha fortemente criticato e contro il quale ho lottato con i fatti sin dai tempi in cui dirigevo la protezione civile regionale. È proprio vero che i de Magistris erano venuti in Calabria per trovare lavoro da disoccupati, dopo che era finito il mandato di sindaco di Napoli! Non è un caso che anche Pino Aprile, fondatore del movimento Equità Territoriale, che per primo aveva appoggiato de Magistris, a poche settimane delle elezioni lo ha abbandonato di brutto avendo compreso, come me, la sua indole.

L’altro clamoroso errore, una volta abbandonato de Magistris, è stato quello di sostenere Amalia Bruni che era sostenuta anche dal Partito Democratico. Purtroppo, anche a causa di una parte del sistema d’informazione calabrese contro che ha distorto la mia comunicazione, non sono riuscito a far capire ai Calabresi perché sostenevo Amalia. Non sono riuscito a far capire che la collega scienziata Amalia Bruni è un’eccellenza mondiale nel campo della Medicina conosciuta in tutto il mondo scientifico per aver scoperto la proteina responsabile del Morbo di Alzheimer e allieva del premio Nobel Rita Levi Montalcini, che con la sua competenza ero certo che potesse risollevare le sorti della nostra sgangherata Sanità. Non sono riuscito a far capire che non era la candidata del PD ma una candidata civica, presentatasi con una sua lista civica, che dopo le elezioni ha scelto di aderire in consiglio regionale al Gruppo Misto e non al PD. Io ho sostenuto Amalia e non il PD. E questa mia presa di distanza dal PD è risultata evidente alle elezioni comunali di Cosenza, quando non ho appoggiato il candidato voluto e sostenuto dal PD, Franz Caruso, ma ho sostenuto una candidata civica. Non sono riuscito a far capire che ho imposto alla coalizione che sosteneva la Bruni un “Codice Etico” il quale – vietando la candidatura di consiglieri regionali con più di due mandati completi, o con condanne penali anche in primo grado e persino rinvii a giudizio, o figli, coniugi o fratelli, di consiglieri uscenti –ha evitato, come è risultato evidente alla luce delle elezioni, quello che è successo nel centro-destra: l’elezione di figli e parenti di vario ordine e grado di consiglieri uscenti, o di “impresentabili” o di dinosauri della politica calabrese. Non sono riuscito a far capire che con Amalia potevamo vincere le elezioni, per riscrivere la storia della nostra Terra e favorirne il decollo, dando speranza alle nuove generazioni. Gran parte di chi mi aveva sostenuto alle elezioni regionali del 2019, non avendo compreso la scelta di Amalia Bruni, non mi ha più visto come quello che voleva rompere il sistema, ma come quello che era entrato a far parte di quello che avevo sempre combattuto, con i fatti, soprattutto quando guidavo la Protezione Civile: il PUT, il Partito Unico della Torta.

Se potessi tornare indietro non rifarei questi errori. Però vorrei con tutto il mio cuore far capire a chi ha deciso di non sostenermi che, a differenza di molti, sono un tecnico, non campo di pane e politica (ho il mio lavoro di Ricercatore da 32 anni con molti anni di docenza universitaria), e che per questo non ho mai fatto politica in vita mia, se non da due anni a questa parte. Ma mi sto facendo sul campo un’esperienza politica e farò tesoro di tutti gli errori che ho commesso. Alla veneranda età di 58 anni, per la prima volta in vita mia, nonostante tutti gli errori commessi, ho voluto dedicarmi alla politica (quella con la P maiuscola) solo per amore della mia Terra. E per questa Terra continuerò a lottare con il sostegno dei calabresi che vogliono il reale cambiamento, sia quelli che mi hanno dato fiducia alle ultime elezioni e sia quelli che non mi hanno votato e che torneranno a darmi fiducia perdonando i miei errori.

Durante la campagna elettorale sono stato oggetto di attacchi denigratori pianificati che mi sono stati sferrati nei momenti decisivi da calunniatori di professione, complici del sistema di poteri forti contro cui mi sono messo, che in Calabria governano certi giornali, televisioni e partiti politici.

Confesso che dopo la cocente delusione alle ultime regionali il mio carattere passionale mi stava portando ad abbandonare tutto. Non avevo più energie per raccogliere i cocci del sogno infranto e ricominciare. Ma poi un inaspettato tsunami di manifestazioni di solidarietà e stima di persone che mi chiedevano accoratamente di non mollare, mi ha portato a comprendere che l’unico modo per rimettere in piedi la nostra idea di Calabria è quello di accettare la sconfitta, affrontare e ricominciare.

Ed ora eccomi qui a riprendere la nostra battaglia convinto che Tesoro Calabria risorgerà dalle proprie ceneri e diventerà più forte che mai, facendo tesoro di tutti gli errori commessi e riappropriandosi con forza di quell’indole puramente civica con cui era nata. Indole che avevamo smarrito. Questa è una fase cruciale per il nostro movimento, in cui tutti i sostenitori dovranno fare quadrato intorno al nostro progetto, per migliorarlo, rafforzarlo e renderlo capillare in tutto il territorio regionale. Tesoro Calabria non sarà più Carlo Tansi, ma sarà espressione di tutti i suoi sostenitori sparsi in tutta la regione che credono profondamente nel nostro progetto. C’è bisogno pertanto di una struttura solida e organizzata. Dobbiamo aprire sedi e comitati in tutti i comuni della Calabria, di cui saranno nominati responsabili locali che interagiranno direttamente con i territori, ascoltando i bisogni della gente. Tesoro Calabria darà voce a tutte le calabresi e i calabresi che vogliono il reale cambiamento della nostra Terra. Lavoreremo tutti insieme con spirito di collaborazione. Solo così il nostro movimento potrà continuare ad essere protagonista nel processo di cambiamento della nostra Terra.

Mi rivolgo a VOI calabresi che, alle ultime regionali, avete votato i vostri carnefici che da decenni continuano a saccheggiare la nostra regione. Oppure a voi che avete scelto di non scegliere, non andando a votare. Con la vostra scelta ha perso la nostra Terra, che rischia di continuare ad essere una terra senza speranza nonostante i suoi immensi tesori (ahimè) inespressi.

Alla guida della Protezione Civile ho dimostrato con i fatti che in Calabria cambiare si può, persino nell’istituzione più disorganizzata e corrotta della Regione. Come ho cambiato la Protezione Civile insieme cambieremo la Calabria. Alle prossime competizioni elettorali uniti vinceremo e libereremo la nostra Terra dal potere politico-mafioso. Valorizzeremo quelle immense risorse che politici ignoranti e corrotti, per tenerci sotto scacco, hanno tenuto sepolte: la bellezza infinita dei paesaggi, il mare, le montagne, il clima, le acque termali e minerali, la fertilità delle nostre terre, la nostra storia infinita custodita dall’immenso patrimonio artistico e archeologico.

E’ questo l’ideale del nostro movimento civico Tesoro Calabria racchiuso nel nostro simbolo: uno scrigno abbandonato in fondo al mare con dentro la Calabria e un’alba che rappresenta la speranza di rinascita per le nuove generazioni. Scrigno che noi calabresi perbene abbiamo il dovere di riportare in superficie per creare ricchezza, lavoro e prosperità per i nostri figli, e bloccare la fuga di braccia e cervelli. Purtroppo quel prezioso scrigno continua a riposare in fondo al mare. Ma non per questo abbiamo rinunciato a crederci. Confido in tutti quei calabresi che non si stancheranno mai di crederci e di lottare, e vorranno condividere con noi un grande sogno: costruire insieme una Calabria Migliore. Uniremo tutte le nostre forze per ricostruire la nostra creatura, Tesoro Calabria. Noi di Tesoro Calabria, anche ora, dopo le elezioni stiamo continuando a batterci con tutte le nostre forze per difendere la nostra Terra: Perché la amiamo, senza interessi per le poltrone e senza nulla in cambio. Che fine hanno fatto i candidati eletti in consiglio regionale – di destra, di sinistra e dei movimenti civici – che in campagna elettorale promettevano la luna? Che stanno facendo per la Calabria?

Non abbiamo padroni, siamo DONNE E UOMINI LIBERI, ascolteremo solo VOI e daremo conto solo a VOI del nostro operato. Quando con il vostro consenso governeremo la Regione, inondate in quel grigio palazzone di Germaneto e coloratelo con le vostre idee, i vostri progetti e i vostri sogni. Vi ascolteremo e vedremo insieme come realizzarli.

Carlo Tansi, fondatore e presidente del movimento civico Tesoro Calabria.

Subscribe to our newsletter

Sign up to receive latest news, updates, promotions, and special offers delivered directly to your inbox.
No, thanks