Care Calabresi, cari Calabresi.

Care Calabresi, cari Calabresi. Voglio offrire la mia passione, il mio cuore e la mia mente, per contribuire al cambiamento della nostra Terra, la Calabria. Un cambiamento necessario per il futuro delle nuove generazioni, per evitare che i nostri giovani crescano con l’idea di abbandonarla, lasciando nascosto e inespresso un tesoro immenso, un Tesoro Calabria. Non c’è più tempo. Il Covid19 ha determinato un cambiamento epocale che ha scosso le nostre coscienze, che ci ha ridato la capacità di distinguere il bene dal male, il giusto dall’ingiusto. Di scegliere tra i soliti personaggi, di ogni ideologia, che hanno dimenticato l’autentica passione politica per cedere alle tentazioni del guadagno facile e illegale oppure il cambiamento della nostra “Rivoluzione arancione”. Cambiamento che appartiene prima a ciascuno di voi, che sia nelle vostre idee, prima che nelle mie. Camminare al vostro fianco in questo viaggio bellissimo nel mondo della Politica (con la P maiuscola) che ho iniziato con voi poco più di un anno fa – per la prima volta nella mia vita – è il segreto dell’unica ALLEANZA che valga la pena di ricercare: quella con le vostre coscienze e con i vostri cuori. E dopo tutto il cammino già fatto, dopo tutte le parole e le scelte, la voce rauca, le notti insonni, i litigi, la rabbia, ma anche l’entusiasmo, la passione – al di là di chiacchiere e commenti pretestuosi di persone in malafede, che poco mi interessano e per nulla mi spaventano – sono molto molto fiducioso. Viaggiando in lungo e largo ho trovato una Calabria desiderosa di novità, stanca e sfiduciata sì, ma anche pronta a riconoscersi e aderire con entusiasmo al nostro progetto di cambiamento orientato alla valorizzazione del bene comune, con pochi obiettivi ambiziosi ma realizzabili. E’ la Calabria delle tante persone libere e perbene che mi riconoscono la passione genuina per catalizzare e di fare “esplodere” le energie positive della regione, attraverso una vera rivoluzione pacifica la cui portata è oramai chiara a tutti, che ci impone di volare alto e di lasciare da parte le ideologie – di destra e di sinistra – legate all’appartenenza partitica, che in questo momento storico non sono utili al cambiamento .Ci siamo messi in discussione, mossi da una feroce autocritica e da una condivisione delle nostre idee su tutti i tavoli di confronto, di ogni colore politico, ma prendendo nettamente le distanze da un sistema che proclama il rinnovamento ma è bloccato nelle proprie logiche conservative che hanno tarpato le ali alla regione più bella d’Italia. Qualcuno ci ha creduto folli, qualcuno perlomeno furbetti, qualcun altro, non trovando altre motivazioni, ha messo in giro voci di accordi e complotti segreti, e gettato fango sulla mia persona. A tutti costoro rispondiamo di farsi una ragione del fatto che la Calabria è pronta a un cambiamento epocale – come è accaduto a Crotone – e che non sarà più la stessa. Siamo arrivati al capolinea, al punto di non ritorno .I vecchi matusalemme imbullonati da decenni alle poltrone, che hanno determinato lo sfacelo della nostra Terra, saranno spazzati via dai Calabresi e dal nostro tsunami arancione. Per noi il rinnovamento è già iniziato: il 14 febbraio prossimo (a meno di probabili rinvii imposti dall’emergenza Covid19) sono certo che entreremo nell’urna con la libertà di scegliere tra il vero cambiamento, indirizzato verso la crescita collettiva della nostra regione che porterà benessere e lavoro a TUTTI, oppure il solito stomachevole ricatto delle promesse di lavoro e di favori del Cetto Laqualunque di turno, che ha portato il benessere ai soliti POCHI. Ai salotti della politica romana e padana nulla interessa delle sorti della nostra Calabria. Per questo il cambiamento non può più partire dalle imposizioni politiche del segretario nazionale del partito di turno (di destra o di sinistra), che rientrano nelle loro assurde logiche della spartizione del potere, ma deve partire dalla nostra Terra. Da noi Calabresi. Per questo sento di dire che non indietreggerò di un passo nella mia azione di rinnovamento radicale. Il cambiamento non è un punto di arrivo ma un processo, un’evoluzione quotidiana che riguarda innanzitutto l’approccio culturale col quale guardiamo il mondo e regoliamo le nostre vite. Sarà una Calabria diversa quella che uscirà fuori dalla nostra #rivoluzionearancione. Dopo Crotone, ho la certezza che qualcosa in tutti noi sia già cambiato. #liberiamolacalabria.Buon Natale. Carlo

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